Guardare pare essere un atto innocente e naturale, eppure mai come oggi diverse visioni del mondo, diversi modi della rappresentazione e della percezione ci mostrano come anche il nostro modo di guardare sia un campo enigmatico, destabilizzante. È il cinema che, spesso in anticipo sulla realtà, riesce a interrogare il nostro modo di guardare le cose e quindi di costruire il mondo. E forse è proprio con l’aiuto della psicoanalisi e in particolare della riflessione di Lacan sulla visione che possiamo comprendere come guardare sia un’esperienza che divide più che unire, proprio a causa di un oggetto che scompagina le carte del nostro campo visivo: lo sguardo.
Registrazione audio della conversazione tenuta da Matteo Bonazzi con Pietro Bianchi il 14 dicemvre 2015 presso il Teatro Franco Parenti.