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Il mezzo secolo deleuziano

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A cinquant’anni dalla sua pubblicazione, Differenza e ripetizione (1968), a differenza di altri testi di Gilles Deleuze, non ha ancora trovato la sua piena leggibilità. Al di là di una cerchia relativamente ristretta di studiosi, questa pietra miliare del pensiero filosofico novecentesco resta tutto sommato poco conosciuta, anche a causa della sua formidabile complessità. I cinque saggi qui raccolti mostrano come sia possibile incontrare oggi questo libro e farne uso a partire dall’esigenza filosofica di ripensare, con e attraverso Deleuze, le questioni dell’apprendimento, dell’ontologia, del pensiero, dell’eterno ritorno e del corpo. Si disegnano così cinque percorsi di lettura che offrono al lettore altrettanti fili di Arianna per perdersi e ritrovarsi in questo testo labirintico.

Con saggi di Vivana Faschi, Stefano Ferrara, Stefano Marchesoni, Sandro Palazzo e Cristina Zaltieri.

Stefano Marchesoni, dottore di ricerca in filosofia, insegna storia e filosofia in un liceo di Milano. È membro del gruppo di ricerca OT/Orbis Tertius presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e di CLAC-Clinica dell’adolescenza contemporanea. È autore, insieme a Fabio Agostini, di Dispositivi e affetti. Le passioni tristi tra etica e pedagogia (Mimesis 2005) e di Walter Benjamins Konzept des Eingedenkens (2016). Ha curato un’antologia di scritti di Bloch e Benjamin sul tema dell’Eingedenken: Ricordare il futuro. Scritti sull’Eingedenken (Mimesis 2017). È tra i coautori del primo lemmario italiano dedicato a Benjamin: Costellazioni. Le parole di Walter Benjamin, a cura di A. Pinotti (2018).

Project Details

Client: Stefano Marchesoni

Date: 21 Dicembre 2019

Online: mimesisedizioni.it/libri/filosofia/ot/il-mezzo-secolo-deleuziano.html


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