L’IMMAGINARIO LEGHISTA
Giovedì 13, venerdì 14 ottobre 2011, piazza dell’Ateneo Nuovo, 1
Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca.
L’immaginario leghista è un fenomeno che non può essere compreso all’interno dei canoni della razionalità politica perché si regge su elementi di differente natura e presenta caratteri originali rispetto al Moderno e alle sue tradizioni: un set di elementi eterogenei – figure, narrazioni, parole, simboli, miti, pratiche – che incarnano istanze estranee all’ideologia progressista e alle sue retoriche. Istanze che muovono e fanno-fare. Non si tratta di analizzare la politica del leghismo, dunque, ma di analizzarne l’efficacia paradigmatica su questo piano – post-politico? pre-politico? trans-politico? – cercando di sfuggire ai luoghi comuni rassicuranti e alle spiegazioni basate sulla ragionevolezza. L’immaginario è una forza pragmatica, non un insieme d’idee. Partendo da questa ipotesi forse è possibile guardare al contemporaneo con una molteplicità di prospettive: la ricostruzione genealogica (com’è potuto accadere?) la prospettiva antropologica (come si presentano le sue figure, che ruolo hanno i suoi miti?) e infine quella che definiamo clinica (come se ne esce se la critica basata sul vero e sul falso non serve?).
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